Le caratteristiche sono due:
- il diametro dell’obiettivo
- la lunghezza focale
Più il diametro dell’obiettivo è grande e più il telescopio raccoglie
luce; si possono vedere così oggetti più deboli di luminosità, rispetto a telescopi
con obiettivi più piccoli. Si riesce inoltre a risolvere meglio
i dettagli e perciò vedere più particolari. Di contro però, con l’aumentare del diametro dell’obiettivo, il telescopio risente di più della turbolenza
atmosferica che è sempre presente anche in notti di apparente calma. Per questo motivo
spesso succede che con piccoli telescopi si riescano ad osservare più dettagli, specialmente sui
pianeti, che con grandi telescopi.
La lunghezza focale è il punto in cui si forma l’immagine "a fuoco" di un
soggetto posto all’infinito. Dividendo la lunghezza focale per il diametro dell’obiettivo
troviamo il valore di f/ che ci permette di fare delle semplici valutazioni sul tipo di
telescopio. Valori di f/ compresi tra 4 e 6 sono caratteristici di telescopi con una certa
luminosità adatti alla fotografia o all’osservazione del profondo cielo, ma con una
ostruzione (nel caso di Newtoniani o Catadiottrici) elevata; inoltre la lavorazione dello
specchio risulta più difficile. Con valori di f/ compresi tra 7 e 10 abbiamo telescopi
tuttofare adatti sia per gli oggetti deboli, sia per i pianeti. Sopra i 10 troviamo telescopi
rivolti principalmente alle osservazioni planetarie.
La luminosità più elevata di telescopi con valori bassi di f/ è data semplicemente dal fatto che ingrandiscono di meno e pertanto l'oggetto risulta più luminoso. Per approfondire questo discorso leggete la quinta faq.