A parità di diametro di obiettivo e di lunghezza focale l’immagine migliore è
data dal rifrattore, per due motivi:
- non c’è uno specchio secondario sul percorso ottico (presente invece negli altri due)
- il tubo è chiuso (non lo è nel newtoniano che ha un’estremità aperta)
La presenza di uno specchio secondario fa si che nei riflettori e nei catadiottrici l’immagine
sia meno dettagliata rispetto ad un rifrattore. Anche se guardando nel telescopio non si riesce
a vedere lo specchio secondario (a parte nei catadiottrici in particolari situazioni di
luminosità, perché risulta completamente sfuocato rispetto all’immagine a fuoco
(posta all’infinito), la sua presenza si fa sentire con una diminuzione del contrasto e del
dettaglio dell’immagine.
Il tubo chiuso invece fa apparire l’immagine più stabile rispetto ad un tubo aperto dove
l’aria, muovendosi all’interno, rende l’immagine vibrante.
Sembrerebbe così che l’acquisto di un newtoniano non sia qualitativamente conveniente,
dato che è il più penalizzato dei tre, ma non abbiamo però finora
considerato i costi.
Difatti a parità di diametro il rifrattore è il telescopio più costoso,
seguito dal catadiottrico e dal newtoniano che è il più economico. Ciò
comporta che con una determinata cifra a disposizione ci si possa comperare un telescopio
riflettore molto più grande rispetto ad un rifrattore potendo così accedere ad
oggetti molto più deboli e riuscendo a vedere dettagli più fini (turbolenza dell’aria permettendo).
Nella pratica comune si usano i rifrattori soprattutto sugli oggetti del sistema solare i quali,
essendo già sufficientemente luminosi non hanno bisogno di un telescopio che dia
luminosità, ma di un telescopio che mostri bene i dettagli dell’immagine. Viceversa
per gli oggetti del deep sky c’è bisogno della massima luminosità possibile e,
come detto, a parità di prezzo con un newtoniano possiamo avere un obiettivo molto
più grande che rende così visibili oggetti molto deboli.
I catadiottrici hanno come vantaggi il tubo chiuso, un campo corretto maggiore dei newtoniani
ed un ingombro molto ridotto a parità di diametro. Sicuramente già intorno ai 20
cm risultano i più trasportabili in automobile. Come svantaggio principale troviamo
un’ostruzione maggiore dello specchio secondario che è notevolmente più
grande rispetto a quella di un newtoniano. Il prezzo li colloca più spostati verso i
rifrattori che i riflettori. Facciamo un esempio:
Già con 3-4 mila Euro si possono acquistare riflettori un po’ spartani ma con obiettivi
da 40 cm. Un catadiottrico da 35 cm costa poco più di 7-8 mila Euro, mentre con la stessa
cifra si riesce a comperare un rifrattore da non più di 13-15 cm.
Come si vede la differenza diametri/costi è notevole.