Normalmente, nelle comuni montature, i cerchi graduati sono un po' piccoli per essere usati con precisione. A volte lo stesso indice non permette una buona lettura del valore. Spesso si arriva a puntare la zona dove è presente l'oggetto che si cerca, con la stessa imprecisione di un puntamento fatto ad occhio usando una cartina astronomica. Per me potrebbero anche toglierli su certe montature, ma danno tanto un tocco di "professional" ...
I valori di Dec. sono sempre fissi in cielo, rispetto alla stella Polare e questo permette di tarare ancora in fabbrica il cerchio di Dec. che, se assemblato correttamente, non dovrebbe aver bisogno di ulteriori regolazioni.
I valori di A.R. invece, cambiano di ora in ora e di giorno in giorno, perciò non è possibile regolare precedentemente il cerchio di A.R.; la cosa va fatta sul campo.
La procedura da seguire è questa:
Una volta stazionato nel migliore dei modi il telescopio (con montatura equatoriale), si punta preferibilmente una stella di cui si sanno le coordinate esatte. Si legge per primo il valore di Dec. proprio per vedere se il cerchio è giusto. Potrebbe non esserlo, nel qual caso bisogna ruotarlo per far coincidere il valore esatto con l'indice di riferimento. Se la montatura ha un "minimo" di qualità, la cosa dovrebbe essere possibile, magari svitando qualche vite di fermo. Potrebbe benissimo essere però che il cerchio sia fisso, non regolabile, nel qual caso diventa inutilizzabile, a meno che non si tenga sempre conto dell'errore. Non è sbagliato che il cerchio di Dec. non sia mobile, proprio perché può essere tarato direttamente dal costruttore, ma nella produzione in serie industriale, un cerchio posizionato sbagliato ci può scappare.
Letto il valore di Dec, si passa al valore di A.R.
Qui non bisogna fare altro che ruotarlo e fargli segnare il giusto valore di A.R. Ovviamente è d'obbligo che il cerchio in A.R. sia mobile e se non lo è, la montatura va resa a chi ve l'ha venduta. Fatto questo i cerchi sono a posto. Ora, sapendo le coordinate di un oggetto, basta muovere il telescopio fino a quando i cerchi segneranno il valore esatto: l'oggetto dovrebbe essere nel campo di vista dell'oculare in teoria. La cosa dipende molto anche dalla precisione dello stazionamento al polo, oltre a quella dei cerchi. Almeno nel cercatore dovrebbe esserci, però!
Se il telescopio va a puntare in Dec. esattamente dalla parte opposta dell'oggetto che ci interessa è solo perché il tubo deve essere ribaltato.
Il cerchio di A.R. può invece avere due scale concentriche, una da 0 a 24 ore e l'altra da 24 ore a 0: una è da usare nel nostro emisfero, l'altra per quando si andrà a fare osservazioni sotto l' equatore terrestre. Fate una prova per vedere quale delle due è quella giusta per le nostre zone. Ricordate che i valori di A.R., nel nostro emisfero, devono aumentare muovendo il telescopio da Ovest verso Est.
Una cosa che si può fare, se i cerchi e l'indice sono abbastanza precisi, è quello di un puntamento tipo l' H.P. degli LX200, però interamente manuale. Il puntamento di precisione dei Meade, è un po' l' uovo di Colombo: invece di puntare direttamente l' oggetto che si cerca, il telescopio punta una stella nelle vicinanze (dando la scelta tra alcune stelle della zona); si deve poi portare poi la stella esattamente al centro del campo di vista dell'oculare e comunicare al computer interno l'allineamento. A questo punto il telescopio si sposterà sull'oggetto, centrandolo perfettamente. Ovvio che la precisione è alta: avendo fatto un piccolo spostamento, dalla taratura dei cerchi (in questo caso elettronici) all'oggetto, le cose sono andate per il meglio. Il "trucco" però è perfettamente usufruibile anche con i cerchi normali, basta puntare una stella conosciuta nei pressi dell'oggetto, tarare i cerchi e poi spostarsi sull'oggetto stesso manualmente. Questa procedura compensa anche un non buon stazionamento del telescopio.