CELESTAR C8
(pagina realizzata nel 2000)
 
 
Marco Tomietto è un amico astrofilo che possiede un Celestron Celestar C8; tutti i possessori di questo telescopio ne conoscono i pregi, ma anche i limiti:
il Wedgpod, mancando della rotazione in azimut, procura non poche difficoltà per ottenere un corretto allineamento alla polare. Le gambe poi non sono allungabili e manca un distanziatore che le tenga ben divaricate; di conseguenza il telescopio non ha una grande stabilità e la messa in piano è praticamente impossibile.
Ecco le modifiche che Marco ha effettuato e che pubblico ben volentieri:
 
 
 
 
 
a) Le gambe essendo cave all'interno possono contenere benissimo altre... gambe. E così la messa in bolla del telescopio è assicurata.  
 
 
 
 
b) Non basta allungare le gambe, ma anche tenerle distanziate. Ecco una barra filettata che scendendo dalla base della montatura sostiene un triangolo distanziatore.  
 
 
 
 
c) Il Wedgpod: questa è la nota dolente del Celestar. Con un po' di lavoro si ha finalmente la rotazione in Azimut.
 
 
 
Ecco ciò che mi ha scritto Marco al riguardo delle varie operazioni:

a) Le gambe allungabili sono in PVC pieno (robusto e relativamente leggero), il metallo delle gambe originali è stato inciso per qualche centimetro in modo tale che stringendo le fascette si serri su quelle in PVC.
b) Come si nota dalla foto per innestare la barra filettata è necessario fissare sotto la base del Wedgpod un blocchetto (in questo caso di alluminio) opportunamente adattato e lavorato.
c) la testa equatoriale: non è necessario tagliare il Wedgpod, esso è semplicemente avvitato alla base mediante tre viti a brugola per lato alla base: è dunque sufficiente svitarlo e adattarlo alla superficie superiore della testa equatoriale. Attenzione però che i filetti originali del Wedgpod (come tutti quelli del C8) sono americani e le nostre viti comuni non si avvitano; si impone dunque una rifilettatura delle logge delle viti. La testa si compone di 4 blocchi (in alluminio), 2 a base rettangolare adattati al Wedgpod e 2 a base circolare che articolano fra loro compenetrandosi. I due dischi sono vincolati da un dado autobloccante."
 

Scrivete a Marco per tutte le informazioni!