FASTAR
(pagina realizzata nel 2000)
 
 
I nuovi modelli di S.C. Celestron montano il sistema Fastar: il secondario è mobile e sostituibile da un CCD che riprende immagini al fuoco 
diretto con rapporti focali molto spinti tipo f2. Ma come funziona meccanicamente il tutto? Saldamente ancorato alla lastra
invece di esserci tutto il blocco del cercatore c'è solo un tubo che ha la parte esterna filettata in cima. Nella 
prima foto si vede il blocco montato. Svitando la manopola zigrinata in primo piano si vede la parte esterna 
del tubo "porta secondario" (ma anche "porta CCD") con la filettatura dove viene montata la manopola che è stata appena 
tolta. Nella terza foto si può vedere che la filettatura è interrotta: è il punto in cui il supporto del secondario ha 
una piccola sporgenza per rimontarlo ruotato nella posizione giusta. Si nota inoltre che il supporto del secondario, dove ci sono le viti, è in battuta 
sul tubo porta secondario. Ecco nella quarta foto il secondario smontato e la piccola sporgenza sulla destra del supporto.
Una bella foto per apprezzare l'alta riflettività del secondario. Nell'ultima foto 
il C14 senza secondario. Dopo aver rimontato tutto, il telescopio ha fatto un viaggio in macchina ed è risultato, alla 
prima serata di osservazione, leggermente scentrato. Non sappiamo però se è stato il trasporto o le operazioni di 
smontaggio/montaggio a far perdere la collimazione. Tutto sommato 
perciò il Fastar sembra essere realizzato bene e la collimazione non ne soffre così come pensavamo inizialmente.
Come è attaccato lo specchio al suo supporto? Molto semplicemente è... incollato.   
 
 
 
 
 
