FILTRI POLARIZZATORI VARIABILI
(pagina realizzata in aprile 2002)
 
 
Un "incoveniente" di cui ci si accorge subito, quando si passa a strumenti di una certa apertura (diciamo dai 20 cm in su) è che il filtro lunare non è più sufficiente a diminuire la luminosità del nostro satellite, specialmente dopo il primo quarto.
Un' efficace soluzione sono i filtri polarizzatori variabili.
Per una trattazione completa di questo tipo di filtro potete leggere questo capitolo che gentilmente il dott. Gabrielli del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell' Università di Pisa mi ha messo a disposizione.
Come appunto spiegato il risultato finale, nella fotografia diurna tradizionale, è quella di trovarsi con cieli blu tipo Caraibi e l' eliminazione di determinati riflessi, come si può vedere in queste due foto:

Prendiamo in esame due filtri polarizzatori variabili delle due marche classiche dell' astronomia: Meade e Celestron.
La resa sul cielo è uguale, ma è diversa invece la realizzazione. Molto ma molto meglio il Meade.
Vediamo il perché.
Il Celestron è composto da un portafiltro e due filtri, uno da avvitare al portafiltro, l' altro da avvitare all' oculare. Si inserisce l' oculare nel portafiltro e si ruota l' oculare fino a trovare la combinazione voluta tra i due filtri. Dover svitare ed avvitare i filtri ogni volta è una grande scomodità, in più ci si mette anche il protafiltro che è progettato malissimo. Originariamente era molto più basso, come si può vedere a sinsitra in questa immagine e l' oculare non rimaneva ben fissato al filtro, oscillando in continuazione. Il buon Fabio ci ha messo mano alzando il portafiltro. Risolto questo problema rimane però l' altro. Io, molto semplicemente, avvito tra loro i due filtri fino alla posizone voluta e monto entrambi sul portafiltro o direttamente sull' oculare.
Molto più pratico e meglio costruito il Meade. Un filtro è montato fisso internamente, mentre l' altro è mobile, ma sempre interno al filtro. Qui si vede la vite più in basso che sporge dalla fenditura e che serve proprio a ruotare il filtro ed a fissarlo nella posizione voluta (nella foto è a metà della corsa possibile). L' altezza del portafiltro poi è tale da ben trattenere l' oculare.
Se dovessi tornare indietro acquisterei sicuramente il Meade.