NEXUS VS VIXEN 25x125
(pagina realizzata in agosto 2012)
 
 
Grazie a Lucio Perenzoni socio della nostra Associazione Astronomica di Rovereto, ho avuto modo di provare assieme a lui, in una splendida giornata sul monte Zugna, i due binocoli fianco a fianco per buona parte del giorno e della notte.
Ero proprio curioso di vedere se 2,5 cm in più fanno la differenza.
Il Vixen è un vecchio modello con oculare fisso, non zoom. Nuovo attualmente costa più di 4.000 Euro (senza oculari).
Per il Nexus invece vedete qui.
Abbiamo iniziato osservando il Sole, entrambi con l' AstroSolar; gli ingrandimenti erano più o meno simili, forse il mio dava qualche ingrandimento di più, ma le dimensioni del Sole erano in pratica uguali. Ed era altrettanto uguale era anche il cromatismo, che si notava attorno all' astro come un bordino verde. Decisamente maggiore invece il campo di vista degli oculari del Vixen: un bel po' di spazio nero sia da una parte che dall' altra del Sole, mentre nel mio era decisamente minore (e scusate se non valuto in gradi esattamente).
La nostra stella mostrava due gruppi di macchie, una grande doppia verso il lembo destro, ed una più piccola in alto a sinistra. La qualità delle immagini era uguale. Quello che vedevamo in uno lo si vedeva tale e quale anche nell' altro.
La presenza di due binocoli del genere non passava certo inosservata e così abbiamo fatto un po' di divulgazione solare.
Tolti i flitri, siamo passati all' osservazione terrestre. A forza di confrontare le immagini regalateci dai due strumenti, ecco cosa abbiamo notato:
- Il mio binocolo era corretto fin quasi al bordo del campo di vista dove poi mostrava una sottile zona tutt' attorno distorta. Di notte la distorsione è apparsa pronunciata perchè una stella al bordo del campo diventava una specie di frittella. Durante il giorno la distorsione non era così percepibile anche se visibile. Sto comunque parlando di una zona molto ma molto sottile all' estremo del campo di vista.
- Il Vixen aveva un campo corretto pari al mio campo di vista e poi il rimanete campo era distorto, anche se questa distorsione (come sempre verificata poi la notte) era meno pronunciata di quella del mio Nexus. La cosa comunque era evidente nelle osservazioni diurne avvicinando gli occhi alle enormi pupille degli oculari Vixen. Il campo non corretto balzava subito all' occhio.
- I colori erano uguali e nessuno dei due mostrava maggiore o minore saturazione dell' altro.
- La luminosità, valutata nei giochi di ombra e luce del fogliame e poi nelle osservazioni all' imbrunire (con il Sole già tramontato) è risultata uguale.
- Nelle osservazioni notturne il fondo cielo è risultato più scuro nel Nexus (per inciso a me è sembrato "leggermente" più scuro, a Lucio invece "visibilmente" più scuro).
- Per confrontare ancora la luminosità e per vedere se 2,5 cm in più danno veramente qualche cosa in più, abbiamo inquadrato M31 continuando a scambiaraci di posto per osservarla in entrambi gli strumenti: non abbiamo però trovato differenze. Per poi tagliare la testa al toro, con il computer acceso e Stellarium avviato in modalità notturna, abbiamo zoomato sulla Galassia di Andromeda, confrontando le stelle del software con quelle inquadrate dai nostri binocoli. Tre stelline, attorno alla mag. 10.95, che la delimitano a sud erano visibili in entrambi i binocoli, mentre altre tre, di circa 11.45, di cui una delimita la galassia verso nord, non erano visibili in nessuno dei due strumenti.
- La messa a fuoco del Vixen è molto più dolce di quella del Nexus (che evidentemente è un po' un piccolo difetto, visto che l' avevo già notato confrontandola con quella di un vecchio Miyauchi), ma di contro la distanza interpupillare (benchè altrettanto più dolce nel Vixen) è più comoda da regolare nel Nexus essendo incernierata, mentre nel Vixen è indipendente per ogni prisma, dovendola perciò regolare con un movimento uniforme di entrambe le mani.
- Come avevo già rilevato, il punto di messa a fuoco del mio Nexus è netto e preciso, mentre nel Vixen è più "lungo".

Conclusioni:
abbiamo provato un vecchio binocolo con un nuovo binocolo (si può pertanto ipotizzare trattamenti antiriflesso più "moderni") e differenze che mi aspettavo di trovare, non ne abbiamo invece trovate. Ovviamente la prova andrebbe svolta paragonando il Nexus con il nuovo modello Vixen, ma certo è che se anche ci fosse una visibile differenza non so quanta possa valerne la spesa: stiamo parlando di un costo, per avere 2,5 cm in più, di quattro volte superiore. Se poi pensiamo che stanno arrivando i 15 cm acromatici ad un prezzo che al momento sembra essere simile al Vixen, c'è da pensarci doppiamente.