Ho sentito la mancanza di un tasto NEXT, cioè di un tasto che mi faccia andare all' oggetto successivo senza dover ogni volta girare l' apparecchio e selzionarlo dal dispaly. Ad esempio, nelle costellazioni è possibile centrare le stelle che formano il disegno delle costellazioni stesse ma, dopo aver centrato la prima, bisogna premere il tasto BACK, selezionare con le frecce la seconda, premere SELECT e poi finalmente centrarla con lo SkyScout. Molto laborioso, quando un semplice tasto NEXT avrebbe permesso di tenere l' occhio al mirino ed avanzare di stella in stella.
Ho sentito anche la mancanza, a parer mio, di un attacco per la corrente di rete. Durante gli aggiornamenti software o l' ascolto delle lezioni in casa, mi sembra un peccato consumare le batterie.
Le 20 stelle più luminose sono riportate per nome e tutto sommato va bene, perchè sono nomi conosciuti, ma anche tutte le altre stelle sono riportate per nome. Se volete sapere dove è la Beta Ophiuchi, dovete per forza sapere che si chiama CEBALRAI (quanti di voi lo sapevano?), poi dentro nelle note troverete che è la Beta, ma non potete saperlo a priori. Cosicchè vi tocca star lì con un atlante dei nomi delle stelle per poterle puntare, perchè penso che ben pochi sappiano a memoria tutti i nomi delle stelle. Ma lo SkyScout non è fatto per imparare a conoscere il cielo? In questo caso bisogna già conoscerlo...
Si possono puntare anche delle stelle variabili, ne sono elencate dodici, ma non ho trovato MIRA che, a mio parere, anche se non luminosissima è sicuramente più importante di altre contenute in questo breve elenco, come ad esempio HIND'S CRIMSON STAR.
I menu non sono a loop. Per raggiungere le ultime scelte inserite in un qualsiasi menu, bisogna sempre scorrerlo tutto, non è possibile passare dalla prima posizione all' ultima risalendo l' elenco, come ad esempio si fa nei menu dell' LX200.
La sezione Deep Sky è un po' particolare:
come prima scelta ci sono gli oggetti ordinati per nome comune (Galassia di Andromeda, Grande nube di Magellano etc. etc.), ma si sono infilati dentro anche alcuni anonimi (nel senso che non hanno un nome proprio e nemmeno una gran popolarità) NGC, come ad esempio NGC 2017.
come seconda scelta c' è il catalogo Messier e poi come terza scelta il poco conosciuto (o per niente conosciuto) catalogo Caldwell al cui interno l' ordine è ovviamente quello del catalogo, ma il nome riportato è l' NGC o il nome comune: per dirla chiaramente, un catalogo del tutto inutile.
Come inutile è la quarta scelta, il catalogo Herschel 400. Con la quinta scelta si cambia: invece di un catalogo si trova il tipo di oggetto partendo dalle galassie, continuando poi con gli ammassi globulari, le nebulose, gli ammassi aperti e le planetarie. Infine, finalmente, in decima posizione l' NGC. Che razza di ordine strampalato è? E' vero che sarà difficile che si vada a selezionare un oggetto NGC, ma è probabile che lo si usi se lo SkyScout è collegato al telescopio. Ecco un ordine più sensato: Messier, NGC, nomi comuni, tipi di oggetti, via i cataloghi Caldwell e Herschel: non è più semplice?
Non ho trovato un tasto (gli ho premuti tutti...) che bypassi la procedura iniziale di acquisizione dei satelliti o di inserimento manuale di ora e coordinate, una volta acceso lo SkyScout. Sarebbe stato comodo per poter accedere direttamente alle informazioni sugli oggetti, o sulle lezioni di astronomia od anche sulle biografie di famosi astronomi mentre lo si usa nel salotto di casa.
Lo sportello del vano batterie si apre con difficoltà e tirando l' apposita linguetta ho avuto l' impressione di strapparla.
Ho la sensazione che il discorso di cui sopra valga sempre di più: chi progetta queste cose NON guarda spesso in cielo.